I dati emersi dai registri regionali relativi al 2021: al primo posto l’attenzione per i baby da 3 a 36 mesi d’età
Ecco un focus, con dati alla mano, sui servizi offerti in Puglia per la prima infanzia e l’adolescenza. Le statistiche riportate sono state elaborate dal Forum delle Associazioni Familiari estraendo i dati dai Registri Regionali delle strutture e dei servizi socio-assistenziali autorizzati al funzionamento. I dati sono aggiornati a luglio 2021 e riguardano le tipologie di offerta che possono accedere alla presentazione della Manifestazione di Interesse per essere accreditati sul Catalogo telematico dell’offerta per la prima infanzia, minori 3-36 mesi e minori 3-17 anni.
La scelta di specifiche tipologie di offerta va contestualizzata nell’ottica del perseguimento degli obiettivi della Programmazione Regionale in tema di politiche della prima infanzia e di politiche familiari attraverso il sostegno alle condizioni di disagio, il sostegno alle responsabilità familiari, il sostegno e l’innalzamento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, il soddisfacimento dei bisogni di conciliazione delle famiglie e non per ultimo il sostegno all’offerta privata nell’erogazione dei servizi offerti alla prima infanzia e all’adolescenza. Alla data di rilevazione, che ricordiamo è luglio 2021, la dotazione complessiva delle strutture oggetto è pari a 1.455 unità, il 79,4% di tutte le tipologie di strutture e servizi per minori autorizzati al funzionamento, mentre i posti autorizzati, pari a 35.927, rappresentano l’85,8% dei posti di tutte le unità di offerta autorizzate per minori.
Secondo quanto emerge dai dati, appare evidente che tra le tipologie analizzate, l’offerta educativa per la prima infanzia (minori 3-36 mesi) è quella più presente, raggiungendo il 60% del totale. Le presenze significative per i minori oltre i 3 anni sono le ludoteche (13,9%), i centri socio educativi diurni (10,2%) e i servizi educativi per il tempo libero (10,1%). Le prime accolgono minori dai 3 ai 10 anni ed offrono prestazioni di socializzazione fondate sul gioco, ma sempre miranti a favorire lo sviluppo personale e l’educazione all’autonomia. Il Centro socio educativo-diurno, che accoglie minori dai 6 ai 18 anni, è, invece, una struttura che attraverso la promozione dell’integrazione sociale e culturale, mira al recupero di quei minori che hanno difficoltà nella socializzazione o che sono esposti al rischio di devianza e di emarginazione sociale. I servizi educativi per il tempo libero accolgono minori di età compresa tra i 3 e i 14 anni ed incide sul totale con il 10,1%. Si tratta di un servizio che si ripete ogni anno in determinati periodi, soprattutto quelli in cui le scuole sono chiuse, rispondendo ai bisogni di conciliazione delle famiglie.
Da un sguardo più dettagliato sulla prima infanzia emerge un’offerta complessiva pari a 873 unità. Se si prendono come riferimento i dati sul totale dell’offerta della prima infanzia al 2017 (riportati nel IV Piano Regionale delle Politiche Sociali 2018-2020), pari a 626 unità, emerge che al 2021 si è avuto un incremento medio regionale delle strutture pari al 39,4%, con incrementi territoriali che raggiungono circa il 59% per le province di Foggia e BAT. Tale incremento può essere letto come il frutto della politica di potenziamento della infrastrutturazione socio educativa per la prima infanzia percorsa oramai da anni dalla Regione Puglia.
Delle 873 unità dei servizi socio educativi per la prima infanzia, il 50,2% si compone da asili nido e il 31,5% da sezioni primavera. Il restante 18,3% dell’offerta educativa raccoglie i cosiddetti servizi integrativi per la prima infanzia, servizi a supporto delle famiglie per completare, con modalità e orari flessibili e diversificati, la frequenza dei minori presso le strutture educative e di socializzazione tradizionali.
I servizi integrativi sono composti:
- dai centri ludici per la prima infanzia, che sono caratterizzati da un servizio più snello consistente in una frequenza che non può superare le cinque ore giornaliere. Questo servizio incide sul totale delle strutture per la prima infanzia con un valore del 14,3%;
- dai servizi innovativi e sperimentali per la prima infanzia, ancora diffusi in maniera poco significativa, con una presenza del 4%. Circa il 69% dei Comuni della regione offre il servizio tradizionale di Asilo nido (considerando anche le Sezioni Primavera), mentre la distribuzione territoriale per tipologia di offerta registra una concentrazione maggiore di unità nella provincia di Bari in cui sono presenti poco meno del 30% del totale e nella provincia di Lecce con il 25,3%, pur essendo Lecce, insieme a Brindisi la provincia con meno incremento di strutture negli ultimi quattro anni.