Stanziati 52 milioni. Il monitoraggio del Forum delle Associazioni Familiari

Per l’anno 2021 – 2022 in Puglia i bambini e le bambine nella fascia compresa tra la prima infanzia e l’adolescenza potranno accedere a servizi qualificati, accreditati in un apposito Catalogo telematico, tramite l’utilizzo di un titolo di acquisto di servizi denominato “Voucher conciliazione”. Secondo quanto emerge dal primo monitoraggio semestrale, elaborato dal Forum delle Associazioni Familiari d’intesa con la Regione Puglia, sono stati stanziati poco più di 52 milioni di euro per la copertura del progetto.

Qui vi spieghiamo meglio le funzionalità del voucher per i minori.

Innanzitutto che cos’è il buono per l’accesso ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Puglia? Si tratta di un beneficio economico rivolto ai nuclei familiari, anche nuclei monogenitoriali, che necessitano di un sostegno alla genitorialità, o con esigenza di conciliazione vita-lavoro. A differenza delle altre misure a sostegno delle famiglie, questo è un “voucher indiretto”, ossia non è erogato direttamente ai nuclei familiari che ne fanno domanda, ma è vincolato all’acquisto di servizi a domanda individuale nelle strutture accreditate in un apposito catalogo telematico regionale. È una misura ampiamente sperimentata nel tempo per la quale sono state ad oggi impegnate risorse per oltre 200 milioni di euro.

COME ACCEDERE ALLA MISURA – Per accedere al beneficio i requisiti a cui rispondere richiedono che l’età del minore sia quella definita dalla tipologia dell’unità di offerta opzionabile, che lo stesso abbia o la residenza o il domicilio in Puglia e che l’ISEE non superi i 40 mila euro. I dati riportati sono stati consolidati al mese di maggio 2021 e non possono essere considerati definitivi, poiché in continuo aggiornamento. Ad anno educativo ancora in corso, si sono registrate 9508 domande da parte dei nuclei familiari, per un totale di 18.734 minori per i quali è stato richiesto il voucher. Del totale delle domande, il 54,8% sono per i servizi educativi della prima infanzia, il restante 45,2% individua le domande per minori di età compresa tra i 3 ed i 17 anni.

Il Voucher può essere richiesto dal Referente familiare per la frequenza del minore presso le seguenti tipologie di Unità di Offerta del RR 4/2007, iscritte nel Catalogo telematico:

art. 52 – centro socio-educativo diurno (per minori di età compresa tra 6 e 17 anni); art. 53 del Regolamento – asilo nido, micro nido, nido aziendale, (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi) sezione primavera (per minori di età compresa dai 24 ai 36 mesi);

art. 89 – ludoteca (per minori di età compresa tra 3 e 10 anni);

art. 90 – centro ludico per la prima infanzia (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi);

art. 101 del Regolamento- servizi socio – educativi innovativi e sperimentali per la prima infanzia (per minori di età compresa tra 3 e 36 mesi); art. 103 – servizi educativi e per il tempo libero (per minori di età compresa tra 3 e 14 anni);

art. 104 – centro aperto polivalente per minori (per minori di età compresa tra 6 e 17 anni).

Dal report elaborato attraverso i dati resi noti dai Registri Regionali, si evince che pur registrando una richiesta maggiore per l’utenza della prima infanzia, vi è un evidente bisogno di sostegno e accompagnamento educativo anche per i minori oltre i tre anni. Delle diverse tipologie spicca il 41,4% delle domande per l’offerta dell’asilo nido, il 26,1% del Centro socio educativo diurno e l’11,8% del Centro Aperto Polivalente per Minori.

LE TAPPE NEL TEMPO – Il Buono servizio ha visto la sua prima sperimentazione con il POR PUGLIA 2007/2013, sperimentazione poi consolidata con il POR PUGLIA 20014/2020. Il primo Avviso è stato pubblicato a dicembre 2012, finanziando tre annualità educative per un totale di 10 mila domande, interessando l’offerta per la prima infanzia e per l’adolescenza, per un numero di 7 diverse tipologie di strutture. Il secondo Avviso, pubblicato a settembre 2015, a causa di scarsità delle risorse è stato rivolto esclusivamente ai bambini di età 3-36 mesi, finanziando due annualità educative, per un totale di 7 mila domande. Il terzo Avviso, pubblicato a settembre 2017, rivolto sia alla prima infanzia che alla adolescenza, ha finanziato tre annualità per un totale di 27 mila domande, ben 17 mila domande in più rispetto al primo avviso, con una media di 9mila domande l’anno. I dati analizzati di seguito prenderanno come riferimento l’ultimo Avviso per l’accesso alle unità di offerta per i minori per la prima infanzia e per i minori di età compresa tra i 3 e i 17 anni, il quarto avviso, pubblicato a settembre 2020. I dati saranno riferiti all’anno educativo 2020-2021.

GLI ATTORI IN CAMPO – Le figure coinvolte nella realizzazione delle attività previste e da realizzare secondo l’Avviso sono state la Regione Puglia, con compiti di programmazione, coordinamento, indirizzo, riparto e assegnazione agli Ambiti Territoriali delle risorse disponibili; l’Ambito Territoriale Sociale, titolare delle funzioni amministrative, beneficiario finale e responsabile della gestione complessiva delle fasi di attuazione dell’Avviso; l’Unità di Offerta dei servizi, iscritta nel Catalogo Telematico, il Referente del Nucleo Familiare che richiede il Voucher.

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