Lettere allo Sportello per gli asili nido ora inaccessibili

Oltre trenta lettere di protesta sono arrivate allo Sportello virtuale Pugliaforfamily.it da parte di genitori di tutta la Puglia per segnalare i disagi che comporta il mancato finanziamento dei “voucher per la conciliazione” relativi alla prima infanzia, che permettono a tantissimi bimbi di accedere agli asili nido. E ci sono anche le lettere di gestori delle strutture private che rischiano di non aprire a settembre per mancanza di iscrizioni e di mandare subito i propri dipendenti in cassa integrazione. 

Ecco alcuni stralci di missive pervenute allo Sportello: “La Cooperativa Borgo Felice, attualmente soggetto gestore dell’Asilo Nido Comunale di Bovino (FG),  si unisce alla preoccupazione dei gestori dei servizi educativi 0-3 che vogliono portare all’attenzione la problematica relativa all’elargizione dei voucher di conciliazione per la prima infanzia che ad oggi, non solo non sono ancora stati erogati per l’anno educativo in corso e passato, ma che sono fortemente messi in discussione e quindi rischiano di essere eliminati come forma di finanziamento per le strutture educative nell’ambito della fascia 0-3. Chi scrive è parte integrante di un sistema costruito con fatica e sacrifici negli anni, al fine di equiparare la Regione Puglia agli standard di civiltà previsti dal resto del mondo, così detto, “civilizzato”.

 L’eliminazione dei voucher di conciliazione implicherebbe l’abbattimento di un importante servizio di utilità sociale e pubblica e toglierebbe alle famiglie il supporto che questo servizio garantisce a fini lavorativi e sociali. I servizi educativi per la prima infanzia sono la conditio sine qua non per favorire l’inclusione sociale; l’ampliamento dell’offerta; la libertà di scelta educativa; l’incremento dello status occupazionale su un territorio che lotta da sempre contro la disoccupazione, l’assistenzialismo e la mancanza di un buon sistema di welfare; la lotta alla povertà; il supporto educativo; il successo scolastico, dimostrato dai dati provenienti dalla più recente letteratura didattica”.

Alcune famiglie invece raccontano la propria storia (mamma e papà che lavorano, mancanza della rete familiare, necessità di momenti di inclusione per bimbi praticamente lasciati soli), si rivolgono allo Sportello e scrivono: “L’eliminazione dei voucher di conciliazione porterebbe a gravi conseguenze per i bambini e per le loro famiglie. In una regione in cui una famiglia decide con coraggio, ma anche con sacrificio, di restare, nonostante le molte difficoltà, soprattutto in ambito lavorativo e per quanto concerne i servizi erogati, si deve garantire a quella famiglia uno standard di vita accettabile, e le strutture socio-assistenziali sono fondamentali. Purtroppo però spesso tali strutture sono inaccessibili per gli elevati costi. Impedire l’accesso a queste strutture, da parte delle famiglie, sarebbe un errore che pagheremmo tutti con elevati costi sociali”. 

Quelle che arrivano allo Sportello sono in particolare storie di famiglie dei diversi quartieri di Bari e del Foggiano che avevano trovato un loro equilibrio proprio grazie ai nidi e, diciamolo, anche il coraggio di far crescere il loro nucleo familiare perché si aveva la certezza di essere supportati. Ora tutto questo rischia di saltare.

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