La testimonianza di Valeria, partita Iva e madre di due bimbi

Eva è venuta al mondo il 26 febbraio del 2021, in piena pandemia. Sua madre Valeria ha 34 anni, è di Bari, lavora come partita Iva e ha affrontato la gravidanza in un momento difficile. «Ho un carattere forte e ho un altro figlio oltre alla bambina appena arrivata, – racconta Valeria a Pugliaforfamily – Mi sono fatta forza grazie all’aiuto di mio marito Gianluca e dei bambini stessi, così siamo riusciti ad affrontare questo momento complicato per la nostra famiglia».

Valeria sorride. Poi continua il suo racconto: «Non avrei mai deciso di avere un figlio durante la pandemia. Samuele, il mio primo bambino, aveva solo un anno quando a marzo 2020 ci sono state le chiusure: abbiamo festeggiato il suo compleanno tre mesi prima ignari che il mondo stesse per scivolare nella paura del Covid. La piccolina era in programma, ma non proprio nell’immediato. Lei per noi è stata un dono, è arrivata quando meno l’aspettavamo».

Come gestisce ora la sua vita, con due figli piccoli e un lavoro da seguire? Valeria risponde: «Ho dovuto riorganizzare le mie giornate a puntino. Mio figlio non va a scuola e, nonostante mio marito sia un padre presente, cadono su di me le principali responsabilità domestiche: io lavo i bambini, li vesto, io esco con loro: Samuele mano nella mano ed Eva nel passeggino. Ora siamo in discesa, mio figlio è un bambino intelligente che adora i libri, è il mio più grande orgoglio.  Ma mi rendo soprattutto conto che molto viene dato per scontato per quanto riguarda il lavoro di cura femminile, la società non ha idea di quanto sia grande la fatica che compiono le donne nel tenere insieme famiglia e lavoro.  Vorrei un supporto maggiore da parte di chi gestisce il Paese invece mi sento abbandonata e, in quanto titolare di una partita Iva, pago il 25% di contributi sul mio guadagno. Troppo per una libera professionista madre di due figli».

In questi casi, il soccorso dei nonni è fondamentale; ma per Valeria la situazione è precipitata in poco tempo. Un mese dopo la nascita di Eva, sua suocera ha contratto il Covid ed è stata ricoverata nell’ospedale della Fiera del Levante, spirando qualche giorno dopo. «Mi sono ritrovata con la bambina, ma la festa per la sua nascita è stata subito schiacciata da questa tragedia. Dopo un’esperienza del genere, s’impara a valutare le persone che ci stanno accanto, ad apprezzare cosa fa una madre; comprendi anche che se tu sei fondamentale per i tuoi figli, è anche grazie a chi è venuto prima di noi se questo è possibile».

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