I dati rilevati dal monitoraggio del Forum delle Associazioni Familiari
L’Italia mostra una carenza strutturale nella disponibilità di servizi educativi per la prima infanzia, facendo crescere il divario tra Nord e Sud in materia di asili nido e strutture dedicate al sostegno della genitorialità.
I posti disponibili nei nidi e nei servizi integrativi pubblici e privati corrispondono mediamente al 12,3% del bacino potenziale di utenza al Sud e al 13,5% di quello delle Isole, contro una media nazionale del 24,7% (anno scolastico 2017/2018). Diversa, rispetto alle altre realtà meridionali, è la situazione della Puglia che segna un sensibile passo in avanti negli ultimi anni.
Il Nord-est e il Centro Italia hanno tassi di copertura, invece, decisamente più alti, 32,5% e 32,4%. In Puglia in particolare, sebbene ci sia grande attenzione ai bimbi di età compresa tra i 3 e i 36 mesi, le strutture dedicate all’infanzia sono carenti, anche se i dati di crescita sono in progressivo aumento nell’ultimo anno. Secondo i dati rilevati dai registri regionali attraverso l’analisi del Forum delle Associazioni Familiare, infatti, si evince che gli ambiti con i comuni capoluogo, in particolare Lecce, Foggia e Bari hanno una dotazione strutturale per la prima infanzia più significativa rispetto agli altri ambiti, pari rispettivamente a 60 unità, 58 e 52. Poco meno della metà degli Ambiti non superano le 15 strutture autorizzate, mentre tre ambiti del Foggiano, Manfredonia, San Marco in Lamis e Vico del Gargano hanno rispettivamente una offerta minore o pari a 5 strutture. Il report è aggiornato al monitoraggio effettuato fino a luglio 2021. Di seguito una carrellata dei vari centri per l’infanzia divisi per ambito territoriale e provinciale.
Attraverso una lettura relativa al numero di posti autorizzati al funzionamento per la prima infanzia, si rileva che dal 2017 ad oggi l’incremento è stato pari al 46,6% perché si è passati da un numero di posti bambino di 13.843 unità a un numero pari a 20.293, un aumento rilevante che va anch’esso inquadrato nell’Ambito dei risultati da attribuire agli investimenti promossi e sostenuti finanziariamente dalla Regione Puglia con il Programma Operativo 2007-2013; investimenti per il potenziamento delle strutture e dei servizi educativi che è proseguito anche nell’Ambito del successivo Programma Operativo 2014-2020. Si è trattato di un potenziamento che ha principalmente mirato a rendere più omogenea la distribuzione delle strutture sul territorio regionale, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, cercando di colmare le carenze di alcune aree territoriali.
La dotazione media regionale di posti autorizzati ogni 100 bambini di età compresa tra zero e tre anni è di 24,8. Sulla base di questi dati, al 2021 la media regionale della Puglia si è avvicinata di molto alla media nazionale.
Tuttavia la Puglia è ancora lontana dalla media delle regioni del Nord, pari al 30% circa, nonostante vada rilevato che la provincia di Lecce supera significativamente tale valore, testandosi su una dotazione di posti di quasi 35 ogni 100 bambini, mentre la provincia di Brindisi sfiora i 30 posti. Inoltre, la regione Puglia spicca tra le altre regioni del Sud Italia come la Calabria, la Campania e la Sicilia dove meno del 10% dei bambini tra i 3 e i 36 mesi ha un posto disponibile nei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Infatti, una lettura dello stesso dato per ATS evidenzia che cinque ambiti superano i 40 posti per 100 minori 3-36 mesi; 12 ambiti superano i 30 posti. Valori significativamente negativi sono da attribuire all’Ambito di Barletta con 6,3 posti ogni 100 bambini, l’Ambito di Vico del Gargano con 7,2 posti e l’Ambito di San Severo con una dotazione di 8,3 posti.