Presenti al convegno anche i rappresentanti nazionali del Forum delle associazioni familiari
Pochi servizi per anziani, giovani e bambini: è questo lo spietato ritratto che emerge delle città della Puglia dalle nuove classifiche della qualità della vita presentate dal Sole 24 ore durante il Festival dell’Economia di Trento, l’edizione dei tre indici sintetici generazionali che è una delle tappe della storica indagine sui territori più vivibili pubblicata a fine anno dal 1990.
Le classifiche presentate sono state pubblicate la prima volta a giugno 2021 come una tappa della storica indagine sui territori italiani più vivibili, queste misurano le risposte dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e strategici (anziani, bambini e giovani) i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute. Erano presenti durante l’incontro il demografo Alessandro Rosina, il presidente del Forum delle associazioni familiari Adriano Bordignon e Luciano Malfer dell’Agenzia trentina per la coesione sociale.
L’immagine che appare dell’Italia è quello di un Paese spaccato dalle differenze di reddito dei territori dove la Puglia è collocata quasi in fondo alla classifica: il Comune di Taranto si trova nelle ultime posizioni per la soddisfazione del lavoro ed è tra quelli meno a dimensione di giovani, Bari e Brindisi sono risultate rispettivamente ottantottesima ed ottantesima nella stessa categoria.
Meglio si è piazzata Lecce arrivata in cinquantacinquesima posizione per il benessere dei bambini, Bari è al settantunesimo posto, Brindisi ottantunesima, Bat ottantaquattresima, Taranto ottantacinquesima. La Puglia difende se stessa nella classifica sul benessere degli anziani con il comune Foggia collocato nella ventiquattresima posizione.
Svettano nelle tre diverse categorie analizzate i territori del Nord: la Romagna spicca nella classifica sul benessere dei giovani dove troviamo la città di Ravenna terza nell’indice del benessere dei bambini e tra le prime venti altri Comuni dello stesso territorio. Per gli anziani, invece, si distingue il Trentino Alto Adige: Trento e Bolzano sono in testa grazie alla spesa per alcuni servizi sociali, al basso consumo di farmaci e alla speranza di vita.
«Come sosteniamo da tempo – afferma il deputato leghista Bellomo – emerge una realtà completamente diversa da quella che Decaro rappresenta, con furbizia, sui social e non solo. Il sindaco che trova anche il tempo di vantarsi sui social per aver sostenuto chi occupava abusivamente uno spazio pubblico, dedichi il suo tempo alle tante cose che non vanno», invita il deputato: «Non avrà su tutte le competenze, ma certo è che sono tante quelle su cui, a quasi 10 anni dal suo insediamento, risulta inadempiente. Intanto, la smetta di annunciare posti di lavoro futuribili. L’unica occupazione vera e stabile arriverà a Bari grazie all’impegno concreto del governo di centrodestra. Lui metta a posto l’ordinario, e si preoccupi della realtà almeno quanto ha a cuore l’apparenza», conclude il politico.