1200 euro per assumere personale che offra assistenza sanitaria
Aumentano le possibilità di sostegno verso le persone con disabilità grave. Lo ha stabilito la Giunta regionale pugliese con la sottoscrizione del Patto di Cura, un accordo realizzato in collaborazione con la programmazione comunitaria con lo scopo di superare le attuali misure vigenti a sostegno delle presone diversamente abili basate sul sostegno economico diretto affiancando a queste un potenziamento dei servizi.
Grazie al Patto di Cura sarà possibile per la persona con disabilità assumere un assistente o un educatore grazie all’erogazione di un contributo di 1200 euro che sarà elargito per venti mesi, il vantaggio di questo nuovo tipo di servizio assistenziale è rappresentato dal monitoraggio degli interventi elargiti alla persona con disabilità in modo diretto dagli ambiti territoriali competenti.
È ancora possibile per chi è portatore di disabilità scegliere se sottoscrivere il Patto di Cura o fare richiesta dell’assegno corrispondente a 700 euro stanziato come integrazione al reddito, questa misura si può considerare in via di esaurimento e andrà superata nei prossimi tre anni come da indicazioni ministeriali.
«Dalla legge di bilancio nazionale del 2022 – dichiara l’assessore al Welfare, Rosa Barone – viene fuori una certezza: il solo contributo economico è destinato a sparire e le Regioni hanno il dovere di garantire la migliore assistenza e sostituire l’assegno di cura con altre misure. Come abbiamo spiegato anche nel corso del tavolo della disabilità, il ministero ci chiede di superare una misura, come l’assegno di cura, che si basa solo sull’integrazione al reddito, ma non sull’assistenza. Con questa nuova misura andiamo a creare nuova occupazione, potenziamo i servizi sociosanitari e ampliamo la platea dei beneficiari».