<Il terzo figlio? Perché no. Le famiglie numerose sono ricchezza. E io credo che, se la maternità è consapevole, è meravigliosa. Compreso il parto>, a parlare è Concetta Natalicchio, 34 anni, mamma di due splendidi bambini di 6 e 3 anni. Il suo racconto è solo gioioso. E vuole essere da monito per chi oggi rispetto alla maternità, al parto ha ancora paura.
<La mia esperienza nelle strutture pubbliche di Bari è stata più che positiva. Ma mi sono preparata al parto: ho fatto un corso con l’ostetrica, ho lavorato con e sul mio corpo con la fisioterapista, per l’allungamento e l’elasticità dei muscoli, per il primo figlio ho addirittura fatto acquaticità. Quando sono arrivata nella fase del travaglio sapevo che cosa mi sarebbe accaduto e questo è fondamentale: ho partorito in due ore>, aggiunge la giovane donna che scrive a Puglia for family per raccontare la sua storia che è comune a tantissime altre, ma che da’ coraggio in un momento storico in cui si parla di medicalizzazione eccessiva del parto, di violenza ostetrica.
<Ho partorito il primo figlio nel 2016, avevo a disposizione la palla per i movimenti, una doccia calda, un massaggio – racconta – ho preferito partorire al San Paolo, già un ospedale non nuovissimo, ma l’atmosfera era familiare e sono stata accolta e trattata benissimo. Il personale si è reso conto che si trovava di fronte ad una donna che sapeva come fare per partorire, perché ciò che prima insegnavano le madri, ora riusciamo a saperlo se ci prepariamo con corsi, libri, esercizi fisici veri e propri. Sapevo bene come distinguere la fase prodromica del parto da quella vera e propria delle doglie, sapevo come funzionava il mio corpo. E nonostante fossi primipara tutto è andato bene ed è nato Pietrantonio in tre ore. Non stavo mai ferma. Al lettino preferivo i movimenti. Il secondo figlio è nato nell’aprile del 2020, eravamo in piena pandemia. Il corso? L’ho fatto online. Non ho potuto scegliere la struttura e alla fine sono capitata al Di Venere, ma anche qui ho avuto non un lettino soltanto, ma vari e diversi strumenti. Entrambi i miei figli mi sono stati attaccati subito al seno. Ero stanca certo, ma chi era attorno a me, sapeva che dopo una pausa sarei stata in grado di averli nel mio letto. E l’ho fatto. Oggi ancora allatto. Mi piace. Sono una donna, il mio corpo nasce anche per essere madre e mi pare una cosa meravigliosa. Mi incanto davanti a questo miracolo della natura. Il terzo figlio? Arriverà. Certo che è faticoso essere madre, è innegabile, prima lavoravo, ora ho deciso di stare esclusivamente accanto a loro almeno qualche anno, poi si vedrà, ma nonostante la fatica è anche ciò che di più bello potesse capitarmi. Io dono la vita, cosa posso desiderare di più>.