Da Gravina a Santeramo o ad Altamura, tutti i giorni avanti e indietro per una al massimo due ore di logopedia e psicomotricità, è accaduto per anni, ora non sarà più così. Gravina ha la sua prima sede per la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. Questo significa che bimbi e ragazzi con difficoltà di neurosviluppo potranno fare riabilitazione nella propria cittadina. La struttura ampia, con spazi che saranno presto adeguati, è stata messa a disposizione dal Comune. Il nuovo centro di Neuropsichiatria sorgerà all’interno dell’ex mercato coperto in via Genova, una struttura in disuso da anni.

«Sono particolarmente orgoglioso ed emozionato di comunicarvi che abbiamo conseguito un risultato che potrei definire storico per la nostra comunità, che ho fortemente voluto e sostenuto per dare dignità ai bambini e alle famiglie che quotidianamente vivono le difficoltà legate alla disabilità. – ha detto il sindaco di Gravina, Fedele Lagreca – L’Asl, inoltre, si è impegnata ad implementare l’organico al fine di garantire anche la copertura pomeridiana del servizio».

L’altro giorno il direttore generale Asl Antonio Sanguedolce – accompagnato dal direttore amministrativo, Luigi Fruscio, ha formalizzato l’intesa con il sindaco di Gravina, Fedele Lagreca, in un incontro a cui hanno partecipato anche i referenti della Neuropsichiatria, il direttore di Unità operativa complessa, Vito Lozito e Antonella Bello, responsabile NPIA Area Alta Murgia, Altamura-Santeramo, insieme a Leo Vicino, assessore Bilancio e Patrimonio e Vito Stimolo, assessore Pianificazione e Urbanistica del Comune di Gravina.

«Le famiglie di Gravina potranno contare presto su un punto di riferimento e di assistenza sanitaria per i loro figli – ha commentato soddisfatto il direttore generale Antonio Sanguedolce- abbiamo ascoltato le istanze di genitori e associazioni, e, in considerazione del fatto che il bacino di utenza si è molto allargato negli anni – ci siamo adoperati in accordo con il comune affinchè ci fosse una sede più vicina e più facilmente raggiungibile per tutti».

Sulla stessa linea anche il responsabile della Npia dell’Alta Murgia, Antonia Bello: «Medici, psicologi e assistenti sociali sono già pronti – dichiara – saranno create stanze ben divise per visite e terapie. In questo modo sarà facilitato l’accesso agli utenti, così come migliorata la qualità del lavoro, evitando trasferimenti e costi eccessivi».

L’esigenza sul territorio è molto forte, solo Gravina conta 300 bambini e ragazzi fino ai 18 anni che hanno difficoltà. Parliamo di sindrome di down, autismo, mutismo selettivo, disprassie, ansia, depressione. E il numero, dopo la pandemia è sempre più cresciuto. Basti solo pensare che ad oggi c’è una diagnosi di autismo ogni 80 bambini nati.

Intanto ad Altamura sono in dirittura d’arrivo gli arredi del quarto piano dell’ex ospedale in viale Regina Margherita destinato a ospitare la nuova sede del Servizio di “Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza”. La delibera è del settembre scorso, ma le procedure burocratiche (difficili da comprendere per i non addetti) hanno portato ad arrivare ai primi mesi di quest’anno: da qui a qualche giorno saranno finalmente adeguate con gli strumenti necessari, le aule per le terapie, una battaglia vinta per il Comitato dei Genitori Speciali di Altamura.  

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