Per chi lavora in centri sperimentali serve l’istanza del Comune di appartenenza

Lo abbiamo annunciato qualche giorno fa, è stato riaperto il  nuovo Catalogo dell’offerta di servizi educativi per minori, che ha come obiettivo quello di accreditare unità di offerta che manifestano l’interesse ad accogliere minori attraverso buoni educativi a beneficio delle famiglie interessate. Con la Deliberazione n. 258 del 6 marzo scorso, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo, ha approvato i criteri per l’avvio della procedura di accreditamento al nuovo Catalogo di offerta per minori in ottica “zerosei”.

E la titolare di una struttura di agriasilo (la legge in materia è stata da poco varata e prevede finanziamenti) scrive a Pugliaforfamily:

«Ho letto il vostro articolo relativo al catalogo sui servizi educativi per l’infanzia. Vorrei sapere se nell’ambito dei “Servizi Innovativi e Sperimentali” possono rientrare tutte le realtà che si occupano di educazione in natura per bambini fino ai 6 anni. Anche perché ormai c’è una legge regionale che riconosce tali servizi». Il messaggio è firmato da Anna Chironna.

La Regione risponde:

«Per i servizi innovativi e sperimentali si può far riferimento all’articolo 103  del regolamento regionale n. 4/2007. Gli interessati possono presentare l’istanza di autorizzazione al funzionamento presso il Comune ove si intende erogare il servizio. L’intera procedura è dematerializzata e può consultare i manuali presenti sulla piattaforma di sistema puglia, dopo l’accreditamento con il proprio spid. 

Si possono iscrivere al catalogo regionale dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza tutte le strutture ed i servizi autorizzati al funzionamento ai sensi degli articoli 103 o 89 o 52 o 104 del regolamento regionale n. 4/2007. 

E’ possibile presentare l’istanza di iscrizione / accreditamento al catalogo regionale solo a seguito di adozione di atto amministrativo di apertura della finestra di accreditamento.

Attualmente non è ancora aperta la possibilità di inviare l’istanza di accreditamento, mentre l’istanza di autorizzazione al funzionamento da presentare telematicamente, per il tramite  della piattaforma regionale di sistema Puglia, è aperta tutto l’anno».

 Questo significa che tocca ai Comuni fare il primo step per quelle strutture che in maniera autonoma in questi anni hanno lavorato usando gli spazi esterni come aule per bimbi in età prescolare. Va considerato che sul territorio pugliese ce ne sono moltissime, da Giovinazzo a Bitonto, fino al Salento.

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