La Regione “invecchia”: raddoppiano i 90enni e gli over 50 sono la maggioranza dei residenti

Nel giro di 20 anni in Puglia c’è un netto calo della natalità: dal 2002 al 2020 i neonati diminuiscono del 30%. Dati allarmanti, quelli diffusi dall’Istat Puglia, che fotografano una realtà sociale ormai sotto gli occhi di tutti. Come mostra il grafico, in valori assoluti, nella regione i bimbi nati nel 2002 di ambo i sessi ammontano a 209mila, molti di più rispetto al 2020 quando si registrano poco più di 148mila bambini tra gli 0-4 anni.

Numeri che devono inevitabilmente far riflettere le politiche familiari necessarie per un rilancio della natalità. In Puglia oltre ad una galoppante denatalità si rileva anche un raddoppio degli ultra90enni che rispetto al 2002 sono aumentati e sfiorano quota 47mila anziani tra uomini e donne. Complice l’allungamento della vita, la Puglia sembra essere un “paese maturo”: a confermarlo anche il numero degli over 50 che, come mostra il grafico, sono la maggior parte degli abitanti della regione. Si tratta dei 20enni del 2002, figli dell’onda lunga delle famiglie numerose degli anni 60, che hanno deciso di non abbandonare la regione di provenienza e si sono stanziati stabilmente qui, lavorando e mettendo su famiglia.

La Puglia infatti registra la maggioranza di residenti, sia uomini che donne, di età compresa tra i 50 e i 60 anni.

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