Concertazione tra Regione, Comuni e Forum delle associazioni familiari

Procede a grandi passi il cammino avviato dalla Regione Puglia con i Comuni e il Forum delle associazioni familiari per la costruzione di una “rete” a tutela delle donne gravide in situazioni di difficoltà. Al riguardo, è stato già impegnato dalla Regione uno stanziamento aggiuntivo di 325mila euro che saranno accreditati ai Comuni – in favore degli otto Ambiti territoriali (Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Foggia, Barletta, Andria, Trani) – in base al Piano Regionale delle Politiche Familiari.

Per articolare le modalità di intervento, si è svolto oggi (19 novembre 2021) un nuovo confronto tra le parti, diretto dal Dipartimento Welfare della Regione e coordinato dalla Sezione Inclusione Sociale Attiva dell’assessorato. Si è inteso così concordare tra i partner le linee guida per l’attuazione della misura, per la quale saranno coinvolti anche le Asl e i distretti sanitari.

Ciascun Ambito Territoriale e lo stesso Forum hanno già presentato proprie schede-obiettivo, le quali di fatto raggiungono lo stesso scopo ma con modalità non sempre omogenee. Il passaggio ulteriore è la costruzione di un sistema di monitoraggio degli interventi sul territorio, ciascuno dei quali ha proprie specificità operative in base alle risorse dislocate sul campo, tra quelle pubbliche e quelle private, volontariato compreso. Fare “rete” tra i partner è dunque l’obiettivo, in maniera da rendere più proficuo l’intervento stesso dopo aver rilevato i bisogni sul territorio e individuato le linee programmatiche.

A gennaio la Regione Puglia procederà alla liquidazione delle somme stanziate, dopo che entro la fine di quest’anno saranno state elaborate le linee-guida seguendo il metodo della concertazione. Il Dipartimento Welfare continuerà a fare da raccordo tra i vari enti territoriali e il Forum delle associazioni familiari, i quali a loro volta metteranno a punto schede operative comuni.

L’obiettivo resta il sostegno alla donna in gravidanza in difficoltà, non necessariamente difficoltà di carattere economico ma anche psicologico o socio-ambientale. È una misura, questa, prevista dalla legge 194 del ’78 sulla tutela della maternità e il diritto all’aborto: in questo caso, si intende fornire un sostegno ad ampio spettro alla donna che versi in difficoltà oggettive ma non voglia per questo abortire.

Per favorire la promozione e la conoscenza delle varie forme di aiuto è stato considerato di diffondere brochure nelle farmacie, negli ospedali e negli studi medici e comunque di utilizzare questo Sportello virtuale www.pugliaforfamily.it  

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