Alle battute finali la preparazione della “rete” sul territorio regionale

Attivazione delle misure a sostegno delle donne gravide in difficoltà: in Puglia il cerchio sta per chiudersi. Il percorso di tessitura della “rete” tra Ambiti Territoriali (Comuni), Distretti sanitari (Asl) e Forum delle associazioni familiari, con il coordinamento della Regione Puglia, è ormai alle battute finali e richiede solo la condivisione del protocollo sul ruolo di ciascun ente rispetto alle competenze specifiche. La Regione Puglia ha già impegnato uno stanziamento aggiuntivo di 325mila euro che, in proporzione alla popolazione, saranno accreditati ai Comuni – in favore degli otto Ambiti territoriali (Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Foggia, Barletta, Andria, Trani) come previsto dal Piano regionale delle Politiche Familiari. Un nuovo confronto tra le parti, diretto dal Dipartimento Welfare della Regione e coordinato dalla Sezione Inclusione Sociale Attiva dell’assessorato, si è rivelato utile per mettere a fuoco proprio i singoli ruoli rispetto al sostegno alla donna in gravidanza in difficoltà, non necessariamente difficoltà di carattere economico ma anche psicologico o socio-ambientale.

È una misura, questa, prevista dalla legge 194 del ’78 sulla tutela della maternità e il diritto all’aborto: in questo caso, si intende fornire un sostegno ad ampio spettro alla donna che versi in difficoltà oggettive ma non voglia per questo abortire. È stato concordato di definire nel protocollo le linee generali sulle finalità dell’intervento, lasciando poi libertà di comportamento ad ogni territorio sul piano operativo, in base alla presenza locale di consultori pubblici o privati, dei servizi sanitari e della assistenza garantita dalle associazioni e dal volontariato. Si procederà pertanto con un monitoraggio “in itinere” per eventuali ulteriori interventi, anche finanziari.

Questa “rete” di coprogettazione con tutti gli attori del territorio provvederà anche allo “screening” dei fattori di rischio, valutando caso per caso il tipo di aiuto richiesto. Una attenzione particolare viene riservata alle minorenni e alle donne immigrate: per le prime sono stati sollecitati dal Forum percorsi formativi dedicati, per le seconde sono stati invece ipotizzati strumenti informativi, stampati e online, in varie lingue. Come mezzo di promozione della misura e di divulgazione della “rete” è stato comunque individuato lo Sportello virtuale www.pugliaforfamily.it (e la relativa pagina Facebook) istituito dalla Regione Puglia e gestito dal Forum delle associazioni familiari.

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