La Regione Puglia finanzia per il quarto anno consecutivo il Terzo Circolo didattico di Altamura

«Mai come in questo tempo è necessario trovare altre e innovative strategie di insegnamento, siamo pieni di bimbi con diagnosi di iperattività che, con il giusto aiuto, potrebbero invece risolvere gran parte delle loro difficoltà», a dirlo ad Altamura è Filomena Massaro, dirigente dell’istituto comprensivo 12 di Bologna, referente e fondatrice della Rete nazionale delle scuole all’aperto, in trasferta ad Altamura per il convegno e il workshop formativo che si è tenuto qualche giorno fa al Terzo Circolo didattico del Comune dell’Alta Murgia.

La tavola rotonda, a cui si è aggiunto un momento formativo per le docenti, aveva come tema proprio il sano neurosviluppo infantile, “Fuori si sta bene” è stato il titolo del convegno, che sintetizzava come si può fare didattica,  usando la natura come strumento, avendo il coraggio di andare oltre le mura dell’aula. Il progetto è collegato alla Rete delle scuole all’aperto, che ha sede a Bologna e ha una stretta collaborazione con l’Università, ed è stato finanziato dalla Regione Puglia, per la precisione dall’assessore Sebastiano Leo, ormai da 4 anni.

«A Bologna la necessità di andare oltre le mura della scuola è nata anni fa, – continua la Massaro – eravamo partiti dalla materna e stiamo ormai utilizzando questo approccio anche con la secondaria di primo grado. Ed è in via sperimentale qualche istituto della scuola superiore».

Ad Altamura oltre cento insegnanti hanno già terminato la formazione e la richiesta dei genitori cresce di anno in anno (da due si è passati a dieci classi).

«Lo spazio esterno è anche inclusivo – ha ribadito Laila Evangelisti, insegnante emiliana e formatrice della Rete delle scuole all’aperto che ha tenuto il workshop – non rimbomba di rumori, per chi ha difficoltà sensoriali e aiuta lo sviluppo, anche in presenza di iperattività».

La dirigente del Terzo Circolo didattico di Altamura, Marilena Daraia ha invece ribadito il crescente numero di richieste, il successo del metodo e il coinvolgimento nel progetto di tutte le figure che girano attorno alla scuola. Altamura ha avuto la fortuna di avere anche delle facilitatrici, Anna Chironna e Antonelia Perrucci educatrici e formatrici legate alla Rete delle scuole all’aperto nazionale, che ha sede in Emilia Romagna.

«La storia della ragazzina di Monopoli che ha toccato tutti noi, non può che porre  interrogativi a noi adulti e mai come in questo tempo dobbiamo trovare nuove formule per aiutare chi cresce, sentendoci, con ancor più forza, comunità educante. Intanto – ha annunciato Enzo Colonna, docente universitario e consigliere regionale della X legislatura – La Regione Puglia, anche quest’anno, continuando il lavoro che avevo iniziato,  ha previsto un nuovo finanziamento per l’outdoor education ad Altamura. E ne siamo lieti».  

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