Primi segnali di ripresa dopo la dad. Il Covid ha inciso sulle capacità relazionali
Fanno rabbrividire i numeri delle psicopatologie adolescenziali aggravate dal Covid certificate dagli specialisti, eppure nel mondo della scuola si colgono segnali di speranza che riducono le previsioni pessimistiche sulle prospettive educative e sociali nel medio periodo. È quanto è emerso dal confronto online tra neuropsichiatri infantili, pedagogisti e dirigenti scolastici sul disagio degli adolescenti in rapporto alla pandemia, un disagio che diventa disturbo e genera un’emergenza sociale ed educativa. Il confronto è stato promosso da Pugliaforfamily.it d’intesa con il Forum delle associazioni familiari della Puglia e trasmesso in diretta: la registrazione del dibattito è disponibile sulle rispettive pagine Facebook degli organizzatori.
La necessità di una alleanza tra scuola e famiglia per prevenire il disagio, leggerne per tempo i primi segnali e intervenire con misure di sostegno psicologico è stata condivisa da tutti, tanto che
ne scaturisce una sorta di mobilitazione per ottenere una maggiore presenza di psicologi e pedagogisti, così come previsto in Puglia dalla legge regionale 31 del 2009 tuttora in attesa di disposizioni attuative. Il dibattito ha fatto emergere la necessità di una rete territoriale di supporto alla scuola e alla famiglia per interventi specialistici di prevenzione e cura, ma anche di progetti a
sostegno della genitorialità e di formazione dei docenti, il cui ruolo in prima linea soffre in questa fase di un carico gravoso di responsabilità educative che va ben oltre le competenze didattiche.
Alla luce di queste esigenze, il Forum delle associazioni si è già impegnato ad avviare con alcuni specialisti uno “sportello” rivolto a genitori e docenti.
Disturbi del sonno, disturbi alimentari, fenomeni di autolesionismo, difficoltà di concentrazione, stati di ansia e depressione, fino ai tentativi di suicidio: questi i fenomeni registrati, che hanno
fatto lievitare in due anni anche in Puglia il numero degli accessi al pronto soccorso ospedaliero. Gli adolescenti sono passati dal trauma della “clausura” per il Covid al trauma del ritorno alle
relazioni, tanto da rimpiangere in molti casi l’esperienza della didattica a distanza (dad), peraltro con la compiacenza spesso dei genitori. La scuola rispetto a questa situazione si trova ad
affrontare difficoltà ben diverse da quelle dell’istruzione ed è investita da problematiche che riguardano la perdita della dimensione sociale delle relazioni. La didattica a distanza si è perciò
rivelata – lo testimoniano i dirigenti scolastici – oltremodo frustrante.
Nonostante tutto, i segnali di ripresa con il ritorno in presenza non mancano, purché la scuola sia supportata con strumenti adeguati di assistenza psicologica mirata. Il ritorno alle attività didattiche ordinarie, a quelle sportive e laboratoriali stanno già dando i segnali sperati di ricomposizione di un equilibrio psico-fisico che per gli adolescenti è fondamentale.