Previste due linee di intervento dall’assessorato al Welfare e da quello all’Istruzione

Favorire l’inclusione delle persone sorde, sordocieche e ipoacusiche: si è discusso di questo in via Gentile, a Bari, presso la sede dell’assessorato al Welfare della Regione Puglia durante la presentazione del nuovo programma per le Politiche di Inclusione sociale e Integrazione scolastica delle persone sorde realizzato in collaborazione con Ens Puglia (Ente nazionale sordi) al fine di dare attuazione alla legge regionale del 30 dicembre 2021 che prevede l’offerta di strumenti e risorse essenziali a persone portatrici di una disabilità uditiva.

L’iniziativa regionale, nata da una proposta di legge del consigliere Giuseppe Tupputi, consiste in due interventi promossi dal Governo regionale: il primo a cura dell’assessorato regionale al Welfare prevede azioni di integrazione sociale delle persone con disabilità uditiva tramite l’attivazione di capillari servizi di interpretariato sia in presenza sia mediante l’utilizzo di innovative piattaforme digitali.

«Al fine di promuovere una programmazione che sia rispondente agli interessi dei cittadini con disabilità sensoriale e sia coordinata con gli interventi da realizzarsi sia sotto il profilo strettamente sociale che sotto il profilo scolastico formativo, il mio assessorato e quello all’Istruzione, in sinergia con l’ENS (Ente Nazionale Sordi), hanno promosso tavoli di lavoro sinergici propedeutici alla stesura di un unico programma di interventi da realizzare sul territorio regionale” ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare, Rosa Barone -. In tal senso – ha aggiunto – vogliamo ribadire come l’integrazione delle persone con disabilità sia uno degli obiettivi generali del V Piano Regionale delle Politiche Sociali».

La seconda linea di intervento, a cura dell’assessorato all’Istruzione, passa attraverso la scuola e la sua comunità tramite la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale implementando le competenze, anche a livello socio-emotivo, della classe e dei docenti per condividere la quotidianità e stabilire interazioni, costruire rapporti, anche extrascolastici.

 «L’idea è quella di sensibilizzare la comunità scolastica regionale all’inclusione e alla pluralità di linguaggi anche attraverso la promozione di corsi di insegnamento della LIS e della LIST (Lingua dei Segni Italiana Tattile) soprattutto nelle scuole del primo ciclo dove, dai dati ISTAT, emerge una maggiore concentrazione di alunni con sordità – ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo -. La scuola – ha proseguito – è il luogo della costruzione delle coscienze, oltre che dell’apprendimento; è indispensabile partire da qui per costruire politiche di integrazione e inclusione realmente efficaci e durature».

In Puglia si enumera la presenza di 5mila persone affette da disabilità uditive che usufruiscono dei servizi dell’Ente nazionale sordomuti (Ens) che, in qualità di ente morale di rappresentanza, tutela degli interessi morali, civili, culturali ed economici dei sordi italiani che, da oggi, potranno godere di una inclusione sociale estesa e maggiorata grazie all’azione del Governo territoriale.

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