Previsti sportelli per l’autismo nelle scuole, progetti di vita indipendente, potenziamento dell’integrazione socio – sanitaria
Il Piano nazionale per la Non Autosufficienza 2022 – 2024 (approvato nel settembre scorso) si fonda su un criterio di universalità e di prossimità alle persone e alle comunità territoriali. E le Regioni hanno un ruolo dominante. Se gli enti preposti non mettono in campo azioni mirate la pioggia di soldi che arriva dallo Stato non serve. La Puglia, con delibera di giunta di qualche giorno fa ha approvato il piano triennale, che ha tra i tanti provvedimenti il consolidamento del sistema di offerta domiciliare, il rafforzamento di attività di integrazione sociale dei minori con disabilità, l’implementazione delle misure di continuità assistenziale, anche attraverso la riprogettazione di forme di assistenza indiretta e personalizzata. Inoltre si prevede anche un potenziamento del personale socio sanitario e di educatori.
«L’atto di programmazione del Fondo per le non Autosufficienze per il triennio 2022-2024 approvato in Giunta nei giorni scorsi – spiega l’assessora al Welfare Rosa Barone – dimostra come la Puglia non solo stia dando completa attuazione alle linee guida nazionali in materia, ma abbia anche precorso i tempi nel V Piano Regionale delle Politiche Sociali presentato lo scorso anno, dando centralità all’integrazione socio-sanitaria, ai progetti di vita indipendente e alla presa in carico multidisciplinare. Il tutto con le risorse del piano, ma anche con fondi europei e risorse proprie».
Oltre alle risorse del fondo nazionale per la non autosufficienza, pari a complessivi 174.671.000 euro per un triennio, la Regione Puglia, grazie al bilancio autonomo e ai fondi europei, ha dato vita ad iniziative innovative per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari. Si tratta di azioni fortemente volute dall’assessora al Welfare.
Tra le iniziative previste c’è anche il potenziamento dei progetti di vita indipendente, mediante un investimento annuo pari al doppio di quello precedente e per le attività scolastica dei minori con diagnosi di autismo è previsto il potenziamento degli sportelli nelle scuole. Si prevede da qui a poco, anche l’apertura del bando per l’assegno di cura. Mentre ancora si stanno espletando le pratiche per il bonus careviger che pare non coprire la grande mole di richieste e, migliaia di pratiche, sono ancora al vaglio degli uffici territoriali.