Il Di Venere resta il miglior ospedale nella regione con interventi entro le 48 ore, ma in Italia è al 37° posto

La pandemia ha dato una mazzata non solo all’economia, ma anche e soprattutto alla sanità, non esiste più prevenzione e i ricoveri solo per urgenza si sono sempre più assottigliati, per la Puglia il quadro è molto simile a quello nazionale. Per Bari e provincia per esempio, secondo i dati dell’Agenas, qualche ripresa c’è ma solo in ambito cardiologico ed ortopedico.

Gli ospedali pugliesi che hanno fatto fatica a venir fuori dal covid, improvvisando (come nel resto d’Italia) reparti solo per il virus, recuperano rispetto ai dati di qualche mese fa, ma ancora fanno fatica. Nel quadro nazionale del sud gli ospedali pugliesi non brillano. Ma ottengono una buona performance per la velocità di intervento nelle fratture del collo del femore, che ha grande incidenza per la mortalità degli over 65, ma non superano regioni come il Lazio e la Sicilia.

Il miglior ospedale resta il Di Venere di Bari con interventi, (pari al 77 per cento) entro le 48 ore, ma tra gli ospedali italiani è al tretansettesimo posto seguito a tre posti di distanza dal Miulli di Anquaviva. L’ospedale pugliese con il maggior numero di ricoveri per il femore è San Giovanni Rotondo, davanti ai Riuniti di Foggia, ma i volumi sono molto ridotti rispetto ai grandi centri del Centro-nord.

Il dato critico riguarda i parti cesarei, dove si va dal 28% medio della provincia di Lecce al 22,9% della Bat. Ma con enormi variabilità e con cinque punti nascita (Galatina, Gallipoli, Civile, San Paolo, San Severo) che superano il 30%. Le eccezioni positive sono Barletta, San Giovanni Rotondo, Di Venere e Francavilla Fontana, tutti sotto il 20%.

Un parto non vuol dire soltanto un intervento che andrebbe fatto solo in casi eccezionali ma preparazione, accompagnamento, cosa sempre più difficile anche nel post covid. A questo si aggiungono le liste di attesa (sempre più lunghe) per terapie e visite specialistiche e il budget per le strutture convenzionate sempre più ristretti, per tutti questi elementi la Puglia resta fanalino di coda in Italia per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, prima solo ad altre regioni del Sud, come la Campania.

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