Secondo i dati Istat le famiglie tagliano gli acquisti

Il pane? Non è mai stato così salato. E così la pasta, la carne, le bevande. Si rinuncia al cibo per risparmiare. E’ la denuncia di Coldiretti Puglia, sulla linea dell’allarme lanciato a livello nazionale. Basti pensare che il grano tenero, rispetto all’anno scorso, è in aumento del 12 per cento, a causa degli alti costi dell’energia elettrica.

«Tutto questo, specie in Puglia – dice Coldiretti, analizzando i dati Istat – impoverisce le tasche dei cittadini e danneggia gli agricoltori, strozzati dai rincari record di energia, mangimi e fertilizzanti e prezzi del grano in caduta libera». È quanto afferma Coldiretti Puglia, sottolineando che «con un chilo di grano tenero che viene pagato agli agricoltori intorno ai 40 centesimi al chilogrammo, si produce un chilo di pane che viene venduto ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città, con una incidenza del costo del grano sul prezzo del pane che resta dunque marginale, pari a circa il 10% in media».

E’ evidente che il potere di acquisto dei cittadini è diminuito. Tant’è che se su scala nazionale il 18 per cento ha ridotto la qualità degli acquisti, in Puglia la percentuale sale ancor di più, sfiorando il 20 per cento. Le famiglie si orientano verso il low coast, per arrivare a fine mese. Non solo, se si guarda alle imprese va detto che quasi una stalla su dieci è in una situazione così critica da portare alla cessazione delle attività. Il crack per gli allevamenti pugliesi è vicino.  E questa crisi ricade a cascata anche sulle famiglie. I prodotti doc insomma rischiano non solo di essere sempre più cari, ma addirittura di non essere prodotti.

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