Stanziati 6 milioni di euro per la formazione degli insegnanti e i progetti di vita dei giovanissimi

Finanziamenti per i ragazzi nello spettro autistico e gli sportelli d’ascolto. Ne avevamo parlato anche lo scorso 13 dicembre, ultima data in cui la Regione aveva messo a disposizione del territorio un contributo economico straordinario a supporto dei bambini autistici, e torniamo a darne notizia anche in questi giorni poiché l’assessorato al Welfare ha erogato una nuova cifra per andare incontro alle esigenze delle famiglie del Tacco d’Italia.

«Riteniamo fondamentale l’avvio di queste due nuove iniziative – ha dichiarato l’assessore al Welfare Rosa Barone in conferenza stampa – che rappresentano un punto di partenza rispetto all’attenzione che deve essere rivolta all’autismo, che non può essere considerato un tema di appannaggio esclusivo della sanità»

L’obiettivo degli interventi è sempre quello di promuovere percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e ai ragazzi fino ai ventuno anni, anche tramite voucher nonché in progetti volti a sostenere enti locali nel servizio di integrazione scolastica delle persone con disturbi dello spettro autistico nell’ambito del progetto terapeutico individualizzato e del PEI (Piano Educativo Individualizzato) per cui sono previsti lo stanziamento di  6 milioni di euro del Fondo per l’Inclusione delle Persone con Disabilità.

Farà parte del progetto anche la formazione e la preparazione del corpo docenti che impareranno a confrontarsi i ragazzi autistici, saranno infatti stanziati 100mila euro in sei scuole polo:  l’I.I.S.S. “M. Denora – Lorusso” di Bari, l’ I.I.S.S. “N. Garrone” di Barletta, l’ I.P.S.S.E.O.A. “S. Pertini” di Brindisi, l’ I.I.S.S. “Publio Virgilio Marone” di Foggia, l’I.T. “G. Deledda” di LECCE e l’ I.C.S. “G. Viola” di Taranto dove avverrà la formazione extracurriculare del corpo insegnanti pugliese che aiuteranno i bambini con autismo a partecipare con successo all’interazione sociale e di apprendere con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori.

«Il nostro lavoro continuerà in questa direzione, anche in collaborazione con il Dipartimento Salute al fine di individuare ulteriori interventi per la fascia di età adulta – conclude Barone -, che oggi il Welfare sostiene con i progetti di vita indipendente. Nessuno deve sentirsi abbandonato o peggio ancora invisibile, è questo il compito a cui siamo chiamati ogni giorno».

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