Il 23 giugno la Giornata internazionale a tutela delle famiglie con un solo genitore
Dai permessi di malattia alla ridefinizione delle leggi. Sono questi alcuni dei punti che in occasione della Giornata internazionale delle persone vedove, istituita il 23 giugno dall’Onu nel 2021, l’associazione “Il Melograno” vuole portare all’attenzione della politica sottolineando il grave disagio che le famiglie con un solo genitore oggi si trovano a vivere.
In un promemoria diffuso in occasione della ricorrenza dall’Associazione per i diritti delle persone vedove sono state enumerate alcune tra le principali difficoltà che vive un nucleo familiare con un capofamiglia solo.
Tra le limitazioni più grandi vengono riportate: l’impossibilità di utilizzare i permessi per la malattia del minore poiché nel modulo si deve dichiarare che non sono usufruiti in contemporanea anche dal coniuge, qualora il figlio percepisca una pensione di reversibilità superiore a 4mila euro viene considerato dallo Stato fiscalmente indipendente e quindi non facente più parte del nucleo famigliare d’origine facendogli perdere svariate agevolazioni fiscali.
Ancora: la mancata tutela dei soggetti sensibili qualora il coniuge deceduto non abbia raggiunto il minimo dei contributi necessari per ricevere un trattamento pensionistico, in questa circostanza il genitore superstite si trova senza alcun reddito.
Infine il promemoria ricorda l’urgenza di portare modifiche ad una serie di leggi che non si collocano nel panorama economico delle famiglie tra cui la creazione di uno status di orfano o vedova e di una normativa a tutela di tali soggetti deboli.
Secondo una stima Istat effettuata nel 2021 in Italia sarebbero circa 5 milioni le persone vedove, mentre le famiglie con un unico capofamiglia sono circa 3,8 milioni, tra questi 257mila circa hanno un’età inferiore a 55 anni.