Ecco le novità per il 2023: beneficio automatico ma solo per chi ha reddito basso

e le novità per Assegno unico, la misura a sostegno delle famiglie presente anche nel Family Act (misure del governo per il sostegno alla famiglia) potrà essere richiesto anche senza presentare alcun Isee.

Ricapitoliamo: l’assegno unico, entrato in vigore nel 2022, diretta alle famiglie con figli a carico ha sostituito molte delle vecchie agevolazioni, come l’assegno di natalità o il premio alla nascita. Il beneficio, entrato in vigore il primo marzo 2022, consiste in una quota mensile riconosciuta ai nuclei familiari per ciascun figlio dal settimo mese di gravidanza e fino a 21 anni. La somma viene erogata direttamente dall’Inps tramite accredito su Iban oppure mediante bonifico domiciliato dopo aver fatto domanda sul sito internet dell’istituto. Fanno eccezione i beneficiari del Reddito di cittadinanza, che ne hanno diritto senza fare domanda perché viene accreditato direttamente insieme al sussidio.

Ebbene se finora era una sorta di vincolo l’Isee (non al di sopra dei 25mila euro) ora l’assegno unico può però essere richiesto ed incassato anche senza presentare una certificazione relativa ai propri redditi. In tal caso, l’interessato riceve l’importo minimo della misura, vale a dire 50 euro al mese per ciascun figlio minore a carico presente nel nucleo familiare. 

Intanto però nel 2023 saranno introdotte due novità: il beneficio diventerà automatico. Dal prossimo anno, infatti, l’Inps, lo erogherà ogni anno agli aventi diritto ma solo a quelli di cui conosce la situazione reddituale.  

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