Più soldi per i figli a carico con meno di un anno di età

Assegno unico, qualche cambiamento, dopo la manovra finanziaria del 2023. La misura è riconosciuta su domanda alle famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni (senza limiti d’età per i figli con disabilità). L’importo dell’Assegno unico varia da un minimo di 50 euro per figlio minore, in caso di assenza di Isee o con Isee superiore a 40mila euro, fino a 175 euro per figlio minore con Isee fino a 15mila euro. Per i figli tra 18 e 21 anni (senza limiti di età per i disabili), gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro. La platea dei beneficiari dell’importo minimo si ridurrà rispetto all’anno precedente, poiché l’importo minimo scatterà al di sopra di 43.240 euro di Isee e non più al di sopra di 40mila euro. La prima fascia Isee aumenterà da 15mila a 16.215 euro, mentre la seconda da 20mila a 21.620 euro. Come già specificato nella circolare n. 41/2023, le famiglie hanno diritto ad un aumento automatico dell’importo della prestazione con effetto retroattivo, a partire da gennaio 2023. Lo ha previsto la manovra finanziaria del 2023. Nello specifico, è previsto: un aumento del 50 per cento dell’importo peri nuclei con figli a carico che hanno meno di un anno d’età, un aumento del 50 per cento dell’importo per i nuclei con almeno 3 figli e un valore Isee non superiore a 43.240 euro (l’aumento è riconosciuto per ogni figlio nella fascia di età da uno a tre anni), un aumento del 50 per cento della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico.

A marzo 2023 sono pervenute 87.370 domande di Assegno unico. Il numero dei pagamenti è pari a 5.498.113, per 8.689.158 figli. L’obiettivo è quello di dare sostegno alla natalità, come pure ribadito dal ministro. Le novità dell’assegno Unico 2023 sono: l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo; l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a  carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo  spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro.

Chi ha già fatto domanda in passato può solo aggiornare l’Isee o il nucleo familiare, se ci sono state varianti, e avrà i soldi sul conto, da parte dell’Inps.

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