La Fism convoca assemblea. L’assessora: ho competenze limitate
Rischia di saltare per settembre il contributo alle famiglie della Puglia che hanno un Isee basso e scelgono per i propri figli un asilo nido parificato. Senza quel contributo – il cosiddetto “voucher per la conciliazione” – la maggior parte dei piccoli non potrà frequentare le strutture.
A maggio è rimasto inascoltato l’appello a far presto lanciato alla Regione da Fabio Daniele, presidente della Federazione Italiana Scuole Materne (Fism). La Regione finora si è limitata a dichiarare “difficoltà burocratiche” in relazione a questo provvedimento, la cui competenza pende tra due assessorati (Welfare e Pubblica istruzione).
Intanto alla richiesta della Fism di una assemblea straordinaria, fissata per il 16 giugno, l’assessora al Welfare, Rosa Barone, ha risposto che ci sarà al tavolo di confronto ma ha precisato che le sue competenze sono esclusivamente legate ai servizi socio-educativi. In parole povere, il rimbalzo tra gli assessorati persiste. Eppure il servizio è essenziale: il voucher non è nient’altro che un buono che la famiglia sceglie di utilizzare dove vuole, nelle strutture magari più vicine alla propria residenza; l’importo cambia a seconda del reddito. Ciò serve per coprire una parte della retta. Una misura semplice che ha consentito a molte famiglie la conciliazione con il lavoro, la genitorialità, gli impegni.
Se il problema non verrà risolto entro un mese, considerata la pausa estiva non ci sarà più tempo e a settembre molti bimbi dei nidi non potranno accedere alle strutture: senza quel voucher tante famiglie non possono permettersi di frequentare un nido.
Non basta fare le strutture, bisogna fare in modo che siano accessibili. La Fism ha convocato l’assemblea generale proprio per cercare una soluzione; intanto allo Sportello Pugliaforfamily.it stanno giungendo numerose lettere da parte di genitori o di responsabili di asili-nido perché la Regione risolva la questione per tempo.