Per la Regione costo extra di 83 milioni all’anno

Storie di abbandoni, disagio, ma anche del valore dei tempi oramai mutati: in Puglia un anziano su due è ricoverato in ospedale per più di 5 giorni oltre il dovuto perché in casa nessuno può assisterlo. Questo significa che la Regione ha un costo extra di 83 milioni di euro. I dati sono il risultato di una indagine di Fadoi, la società scientifica di medicina interna, condotta su 98 strutture ospedaliere sparse lungo tutta Italia.

 E se, fino a pochi anni fa, il sud era forse il luogo più di altri dove gli anziani quasi mai trovavano comunque una sistemazione in famiglia, ora il dato cambia. Ed è dovuto anche alla povertà. Nel report viene specificato che dalla data di dimissioni indicata dal medico a quella effettiva di uscita in Puglia la metà degli anziani ricoverati passa da 5 a 7 giorni più del dovuto in ospedale, oltre 7 giorni in un altro 25% terzo di casi.

Il 54% degli anziani pugliesi verrebbe ricoverato perché non ha nessun familiare o badante in grado di assisterli in casa, mentre per il 18% non ci sono strutture intermedie sul territorio. Viene stimato dalla società scientifica che in Puglia le giornate di ricovero inappropriate siano circa 116 mila.

«La dimissione difficile – dichiara il presidente di Fadoi Puglia, Anna Belfiore – rappresenta una problematica che è aumentata notevolmente negli ultimi anni a causa dell’aumento dell’età media dei soggetti ricoverati. Tali pazienti, spesso non autosufficienti, necessitano di supporto socio-assistenziale che spesso le famiglie non sono in grado di fornire». «Inoltre le strutture residenziali – aggiunge – non hanno posti disponibili per tutti i pazienti in dimissione. Per questi motivi si allunga la degenza media ed aumentano i rischi iatrogeni legati al prolungamento del ricovero. L’attivazione del DM 77 richiederà tempo e, a mio avviso, moltiplica i setting assistenziali senza garantire personale adeguato di copertura». 

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