Testo approvato dalla Giunta. La regione è la prima in Italia

La Puglia ha la sua Agenda di Genere: la Giunta regionale pugliese ha approvato la Strategia regionale per la parità di genere, anticipando tutte le altre regioni italiane nel recepimento delle direttive comunitarie in materia di genere e piazzandosi così al primo posto della classifica nazionale. Si tratta di un lavoro corposo che, in poco più di un centinaio di pagine, riassume gli obiettivi strategici, le aree prioritarie di intervento, nonché le azioni da consolidare, le azioni innovative e le azioni di sistema, che l’intera struttura regionale sarà impegnata – già nei prossimi mesi – a portare nella programmazione settoriale a valere sui fondi UE e nella programmazione a valere sui fondi ordinari, nonché ad attuare le singole azioni.

In tre mesi di lavoro molto intenso, tra maggio e luglio, con 13 incontri di confronto e 5 seminari di lavoro, il percorso di ascolto ha avuto il suo corso, per arricchire i contenuti della prima proposta di Agenda, e intanto già si avviavano le prime azioni concrete: le linee guida per l’implementazione della Valutazione di Impatto di Genere, le linee guida e le azioni pilota per il Gender Responsive Public Procurement, la costituzione di una struttura amministrativa responsabile dell’attuazione delle politiche di genere incardinata presso la Presidenza della Giunta Regionale, sono stati i primi atti che dimostrano come gli impegni assunti con l’Agenda di Genere non sono promesse generiche.

«Siamo la prima Regione a dotarsi di una Agenda di Genere delle politiche regionali – ha commentato il governatore Michele Emiliano – costruita con il metodo della partecipazione, con il contributo del partenariato socio economico e delle associazioni di donne, e capace davvero di attraversare tutte le aree di policy, dalle politiche per l’istruzione la formazione e il lavoro, alle politiche sociali e di conciliazione, alle politiche per lo sviluppo economico, alle politiche culturali e per l’innovazione». «Quella scritta oggi – ha aggiunto Emiliano – è la prima pagina di un libro importante, che sta a noi rendere ricco di politiche concrete e innovative perché in Puglia il gap di genere sia significativamente ridotto, fino al suo azzeramento, in ogni settore della vita economica sociale e culturale, e sia significativamente contrastata ogni forma di discriminazione di genere».

La Giunta si è avvalsa di uno specifico gruppo di lavoro interassessorile di dirigenti e funzionari.

L’Agenda di Genere si presenta quindi come un documento di programmazione strategica capace davvero di attraversare tutte le aree di policy, dalle politiche per l’istruzione la formazione e il lavoro, alle politiche sociali, di conciliazione e di contrasto alla violenza di genere, alle politiche per lo sviluppo economico, alle politiche culturali e per l’innovazione, alle politiche per la transizione ecologica e per la rigenerazione urbana, per arrivare alle azioni trasversali per il contrasto agli stereotipi e l’innovazione dell’azione amministrativa. Con 6 aree prioritarie strategiche di intervento, 60 azioni complesse per il conseguimento degli obiettivi operativi dichiarati, ed un quadro sinottico per la programmazione, tutti i Dipartimenti regionali sono coinvolti per le responsabilità dell’attuazione di questi interventi, che saranno incardinati nei nuovi documenti di programmazione dei fondi europei, come la stima del fabbisogno finanziario per la realizzazione delle azioni programmate nel sessennio che va dal 2022 al 2027.

Il documento integrale in formato pdf.

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