Approvato dalla Giunta un protocollo d’intesa con i Csv delle singole province
Un aiuto concreto alle famiglie in fuga dall’Afghanistan: in Puglia si procede. È stato approvato dalla Giunta regionale lo schema di protocollo d’intesa tra la Regione e i Centri Servizi per il Volontariato delle singole province, finalizzato a potenziare il sistema di accoglienza e presa in carico dei profughi afghani in questa fase di emergenza. Si attiva in questo modo una rete della solidarietà che aiuta operativamente da un lato le persone e le famiglie afghane coinvolte, e dall’altro le famiglie pugliesi che intendono offrire il proprio contributo di accoglienza, ospitando profughi afghani.
L’obiettivo è avviare con i Csv un’attività che promuova e intensifichi le politiche sociali di contrasto alle diverse forme di povertà e di esclusione sociale, integrate con le misure nazionali, in modo da perseguire una reale inclusione sociale, relazionale, educativa, psicologica delle persone in difficoltà. Non sono previsti oneri aggiuntivi che graverebbero sul bilancio.
«La Regione Puglia – ha dichiarato l’assessora al Welfare Rosa Barone – non può e non vuole rimanere indifferente di fronte alla grave emergenza umanitaria in Afghanistan, che ha costretto migliaia di persone ad abbandonare la propria terra. Il protocollo approvato, della durata di un anno, ha l’obiettivo di potenziare l’impegno per il reinsediamento dei rifugiati e per garantire l’accesso alla protezione internazionale ai profughi afghani che raggiungeranno l’Europa ed il nostro territorio regionale via terra nelle prossime settimane e mesi. Stiamo lavorando per ampliare il sistema di accoglienza pubblica, consentendo ai nuovi richiedenti asilo di essere ospitati nella rete di accoglienza dei Comuni, valorizzando nel contempo le disponibilità volontarie della popolazione. I centri di servizio per il volontariato hanno il compito di organizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari in tutti gli enti del Terzo settore. I Csv firmatari del protocollo d’intesa potranno essere innanzitutto un canale d’informazione, di diffusione di notizie specifiche e di promozione di incontri a tema, dando risonanza alle varie iniziative e potranno facilitare la comunicazione, lo scambio di informazioni e dati, il coordinamento e la collaborazione istituzionale fra le parti, facendosi portavoce delle istanze e delle proposte provenienti dal territorio e dalle famiglie pugliesi che intendono offrire un proprio contributo ospitando profughi afghani o avviando percorsi di affido di minori stranieri non accompagnati. L’assessorato al Welfare – ha aggiunto l’assessore – si confronterà sistematicamente sulle evoluzioni dell’attuale grave situazione storico-sociale e collaboreremo con i centri in modo costruttivo per programmare interventi migliorativi delle situazioni di criticità evidenziate dagli attori coinvolti. Dobbiamo lavorare in sinergia per realizzare quei percorsi tesi a garantire le priorità del sistema di welfare per la realizzazione degli interventi socio-assistenziali, socio-educativi e socio-sanitari volti alla presa in carico delle diverse forme di fragilità emergenti sul territorio».
Il protocollo ha una durata di 1 anno dalla data di sottoscrizione, salve eventuali proroghe derivanti dalla persistenza dell’emergenza.