Sarà possibile continuare a vivere dove si risiede ad eccezione di valutazione contraria dell’Uvm
Maggiore serenità per i disabili anziani pugliesi: è stata abolita per volontà del consigliere Tutolo (Gruppo misto) la legge regionale n.9 del 2017 che imponeva al portatore di handicap frequentante un centro diurno il trasferimento obbligatorio in una struttura per anziani al compimento del 64esimo anno d’età.
Il consigliere Tutolo ha affermato a riguardo di ciò con un filo di amarezza: «Non immaginavo che potesse essere tanto difficile far comprendere che, procedendo alla cancellazione di un limite anagrafico, si potesse incidere in maniera positiva sulla qualità della vita delle persone, non pensavo potesse essere così complicato far capire che quel trasferimento non costituiva un semplice passaggio da un servizio a un altro, ma che per alcune di quelle persone rappresentava una situazione difficile da accettare».
«Adesso la persona disabile non deve più temere il compimento dei 64 anni e può continuare a vivere nel contesto in cui si trova – continua il politico -, fatta salva la valutazione dell’Uvm (Unità valutativa multidisciplinare)», alla luce di queste notizie sembra che la Regione si stia muovendo in modo costruttivo per governare la vita dei pugliesi e includere le necessità di tutti nella agenda politica per produrre un futuro più sereno.